Un verde che fa emozionare

“The color that connects the legends of the past with the heroes of today”

Kelly Green: simbolo culturale e community

Il ritorno della maglia Kelly Green, originariamente indossata dagli Eagles tra il 1985 e il 1995, connette i fan con leggende e momenti iconici (Randall Cunningham, Reggie White) e crea un ponte fra generazioni, permettendo anche ai tifosi più giovani di sentirsi parte della tradizione tramandata da genitori e nonni. Il colore rappresenta la storia della franchigia e della città: indossare la maglia Kelly Green è come dichiarare orgogliosamente la propria appartenenza a Philadelphia, generando emozioni di nostalgia, orgoglio e familiarità con la squadra.​

Dal punto di vista del marketing, questa scelta ha prodotto un impatto visibile: le maglie Kelly Green sono più richieste rispetto alle Midnight Green contemporanee e alimentano engagement, discussioni sui social, vendite record e rituali collettivi che rafforzano la community.​

Il quarterback Jalen Hurts dei Philadelphia Eagles in Kelly Green, nella partita contro i New York Giants del 26 ottobre 2025, vinta da Philadelphia per 38 a 20, si appresta a lanciare. Foto presa dalla pagina Instagram ufficiale dei Philadelphia Eagles.

Marketing emozionale, nostalgia e leve di engagement

Il marketing emozionale sfrutta la nostalgia per evocare ricordi positivi e familiarità, generando una connessione autentica con la fanbase. La nostalgia crea un ponte fra passato e presente: proporre elementi retro come la Kelly Green trasmette un senso di comfort, sicurezza e “ritorno a casa”, motivando l’engagement non solo razionale ma soprattutto emotivo. Così si favorisce:​

  • Engagement: I contenuti e le iniziative che richiamano la tradizione generano maggiore interazione online e offline, perché lo stimolo nostalgico spinge a condividere ricordi e sentirsi parte di un gruppo unico.​
  • Community Development: La nostalgia rafforza il senso di appartenenza e la fidelizzazione, favorendo legami tra membri della community di fan che si riconoscono nella stessa storia e nei valori condivisi.​
  • Sales Increase: Le campagne nostalgiche spingono le vendite e la domanda di prodotti esclusivi attraverso il desiderio di possedere un “pezzo di storia”, rendendo le maglie Kelly Green oggetti di culto per collezionisti e tifosi.​
Una ragazza festeggia insieme alla sua famiglia dopo aver ricevuto il pallone del touchdown da Saquon Barkley. Tutti rigorosamente in Kelly Green. Foto presa dalla pagina Instagram ufficiale dei Philadelphia Eagles.

Esempi pratici e strategie

  • La creazione di collezioni limitate (maglie Kelly Green) stimola la percezione di esclusività e urgenza all’acquisto.
  • Eventi tematici e visual retro negli stadi coinvolgono la platea, unendo generazioni intorno agli stessi simboli e colori.​
  • Storytelling legato a trascorsi gloriosi e momenti iconici aumenta la viralità sui social e la partecipazione ai rituali.​

Il successo della Kelly Green Week per gli Eagles mostra come il marketing emozionale e la nostalgia siano leve potenti per costruire engagement, rafforzare la fanbase e incrementare le vendite, trasformando un colore storico in una ritualità collettiva e una piattaforma di valore per il brand.​

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Un caso simile in Italia

Nel 2020/21, l’Inter ha presentato la terza maglia con righe orizzontali nere e grigie, ispirata direttamente a quella indossata da Ronaldo nel 1997-98, stagione in cui la squadra vinse la Coppa Uefa. Questa divisa, amatissima dai tifosi, rimanda ai successi con Gigi Simoni in panchina e con Ronaldo protagonista, permettendo ai nuovi e vecchi supporter di “rivivere” il momento storico e rafforzare il senso di appartenenza.​​

Il rilancio ha generato ricordi positivi e storie social: la maglia esposta nel museo, le foto condivise online, le collezioni vintage e i racconti generazionali che abbracciano più decenni di fede nerazzurra.

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