Nel cuore remoto delle Svalbard, ben più in alto del Circolo Polare, sorge un progetto che sembra uscito da un romanzo di fantascienza: il GitHub Arctic Code Vault. Si tratta di un’istantanea – una snapshot – di tutti (al 2 febbraio 2020) i repository pubblici attivi su GitHub, scritta su pellicole piqlFilm e archiviata 250 metri sotto la montagna, all’interno di una miniera di carbone dismessa, ora nota come Arctic World Archive (AWA).
GitHub è una piattaforma online che usa Git per salvare, gestire e tenere traccia del codice sorgente. Serve a collaborare con altri sviluppatori, lavorare in team su progetti condivisi, proporre modifiche (tramite pull request), segnalare problemi (issue), e automatizzare processi. Contiene tutto il necessario per sviluppare software in modo organizzato: codice, cronologia dei cambiamenti, documentazione e strumenti di collaborazione.
L’iniziativa nasce dal GitHub Archive Program, lanciato per preservare il software open source “per le generazioni future” e garantire la conservazione fino a mille anni. I dati – 21 TB distribuiti su 186 pellicole – sono immagazzinati come codici QR compressi, insieme a guide leggibili dall’uomo per decifrare il contenuto anche tra secoli.
La scelta delle Svalbard non è casuale. L’arcipelago, regolato dal trattato internazionale, rappresenta uno dei luoghi geopoliticamente più stabili al mondo. Il permafrost garantisce una temperatura fredda – anche senza corrente — ideale per la conservazione a lungo termine. La vicinanza del Seed Vault, la “banca mondiale dei semi”, lo sottolinea ancora di più.
Perché tutto questo?
- Salvare la conoscenza tecnologica: il software open‑source alimenta infrastrutture critiche, industrie e innovazione. Un backup così solido serve a prevenire un “digital dark age” in caso di calamità globali, guasti catastrofici o conflitti.
- Garantire la memoria collettiva: similmente a una biblioteca del futuro, contiene i codici di linguaggi vitali (da Python a Rust, da Linux ad Android), strumenti fondamentali per ricostruire sistemi e infrastrutture digitali.
- Stimolare una cultura della sostenibilità: l’archiviazione centenaria del software incoraggia una visione a lungo termine, spingendo a riflettere su durabilità e manutenzione del sapere digitale e della sua eredità.
Paralleli con il Seed Vault: semina di conoscenza
L’iniziativa di GitHub risuona profondamente con quella del Svalbard Global Seed Vault, nato nel 2008 con l’obiettivo di proteggere la biodiversità vegetale mondiale. Questo “bunker dei semi” conserva più di un milione di campioni, da grano e riso ad alberi africani, depositati anche da nazioni in conflitto. Entrambi i progetti incarnano la stessa visione: creare un’assicurazione globale — per la biodiversità e per la conoscenza.
Un patto con il futuro e le emergenze globali
L’importanza di mantenere conoscenza e tecnologia nel tempo è cruciale, non solo per una curiosità storica ma per la resilienza. In scenari di guerra, collasso tecnologico, attacchi informatici o disastri naturali, questa “arca” digitale potrebbe diventare una risorsa insostituibile. Come un seme che germoglia dopo una catastrofe, anche il codice conservato nelle Svalbard può permettere di far rinascere infrastrutture, comunicare, curarsi, produrre, e ricostruire un mondo tecnologico dal nulla.
Il GitHub Arctic Code Vault non è solo un archivio freddo, è un baluardo di responsabilità intergenerazionale. Come gli studiosi e gli archivisti del Seed Vault difendono il patrimonio vegetale, GitHub e AWA salvaguardano il patrimonio digitale dell’umanità. Entrambe le iniziative ci invitano a pensare oltre le catastrofi, ad agire con lungimiranza e a preservare ciò che abbiamo costruito, per chi verrà dopo di noi — perché la fragilità delle nostre società moderne richiede anche un impegno nella custodia del sapere, oggi e per i secoli a venire.
Un’operazione che, in un mondo incerto, unisce innovazione, cultura e speranza: una promessa che il futuro potrà ripartire da quel codice, anche se tutto il resto dovesse crollare.